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L’evasione di San Valentino: la grande fuga dal Sant’Anna di Marcello Riva – Parte 3

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Pubblichiamo qui di seguito, la terza e ultima parte del racconto della fuga di Marcello – prima parte | seconda parte

 

L’EVASIONE DI SAN VALENTINO:
LA GRANDE FUGA DAL SANT’ANNA DI MARCELLO RIVA

 

La veridica storia dell’evasione di Marcello RIVA dal reparto psichiatrico dell’Ospedale Sant’Anna di Como, avvenuta il 14 febbraio del 2002 quando si trovava nel regime di carcerazione psichiatrica del Trattamento Sanitario Obbligatorio.

 

Prologo
Atto Primo – L’incarceramento psichiatrico
Atto Secondo – L’evasione

Atto Terzo – Il finale dell’evasione
Atto Quarto – L’evasione di Marcello RIVA come è stata raccontata dalla psichiatria del Sant’Anna
Epilogo
Novembre 2014

 

ATTO TERZO
IL FINALE DELL’EVASIONE

Lunedì 18 febbraio Marcello e Massimo si recano nella sede del Telefono Viola in via dei Transiti e leggono sulla porta chiusa che il Telefono è aperto il mercoledì.
Mercoledì 20 febbraio Marcello ritorna nella sede del Telefono Viola e trova Roma, al quale racconta la sua rocambolesca vicenda: è riuscito a fuggire dal reparto psichiatrico dell’ospedale Sant’Anna di Como mentre si trovava in regime di TSO. Aggiunge che adesso ha un problema, perché ha lasciato nel padiglione psichiatrico del Sant’Anna tutti i suoi effetti personali, i documenti e i soldi e non sa come fare per recuperarli, avendo paura a tornare in reparto. Roma ovviamente gli conferma la giustezza dei suoi timori: se si presentasse da solo in reparto di sicuro gli farebbero pagare molto duramente la sua fuga.

Nel frattempo al Telefono arriviamo io e Loly. Roma ci presenta Marcello: ci presenta l’impavido, temerario evaso dalla psichiatria comasca. Anche noi ascoltiamo con grande interesse la sua strabiliante evasione dal Sant’Anna.
Viene subito presa una decisione: nei prossimi giorni telefoneremo al reparto psichiatrico del Sant’Anna per annunciare che una delegazione del Telefono Viola di Milano si recherà insieme a Marcello in reparto, allo scopo di recuperare i suoi effetti personali.

La mattina di lunedì 25 febbraio 2002 Marcello, Loly ed io ci presentiamo al padiglione psichiatrico dell’Ospedale Sant’Anna di Como. Appena entriamo nell’ampio corridoio del reparto, immediatamente ci accorgiamo non solo che siamo attesi ma che stiamo attirando un’evidentissima attenzione da parte di tutti gli infermieri presenti, nonostante qualche vano tentativo di dissimulazione. Mentre aspettiamo che l’infermiera che ci ha ricevuti vada ad annunciarci al direttore del Dipartimento di Salute Mentale, Dott. Antonino Mastroemi, Loly si avvicina a una signora latina: è cubana e comincia a raccontarle una storia di ordinario orrore psichiatrico, ma subito dopo viene allontanata da un’infermiera, con la scusa che non è ancora l’orario delle visite. Dopo un po’ veniamo invitati ad accomodarci nell’ufficio del primario. Poco più tardi arriva il Dott. Mastroemi: egli ci accoglie cordialmente e rivolto a Marcello con un gran sorriso gli dice: “Allora signor Riva come va? Sta meglio ora?”. Ci sediamo e inizia un colloquio tanto cordiale quanto surreale. Il direttore si dice addirittura d’accordo con le battaglie del Telefono Viola in difesa dei diritti dei pazienti psichiatrici! Il culmine di surrealismo (o, forse, di iperrealismo) viene raggiunto quando il Dott. Mastroemi, desideroso di dimostrare la sua attenzione nei riguardi di coloro che preferisce chiamare i ‘clienti della psichiatria’, si lascia sfuggire la frase “Noi, i clienti, ce li andiamo a prendere: non rimaniamo certo qui ad aspettarli”.

Poi il Dott. Mastroemi chiama un infermiere e gli chiede di portare gli effetti personali del Signor Marcello Riva. Non appena Marcello rientra in possesso delle sue cose, salutiamo il primario con una stretta di mano e usciamo all’aria aperta.
Appena fuori Marcello ci guarda: è felice di essere ancora libero.

Non riesce a nascondere, tuttavia, un grande stupore: fa fatica a credere che tutto quanto è appena avvenuto nell’ufficio del primario sia davvero realmente avvenuto.

ATTO QUARTO
L’EVASIONE DI MARCELLO RIVA
COME E’ STATA RACCONTATA DALLA PSICHIATRIA DEL SANT’ANNA

12 febbraio 2002: la Dott.ssa Maria Bernasconi propone, il Dott. Francesco Galletti convalida, il Sindaco di Olgiate Comasco dispone il Trattamento Sanitario Obbligatorio nei confronti di Marcello RIVA perché viene ritenuto affetto da ‘sindrome paranoide’. L’intera procedura attuata è stata del tutto illegittima, non essendo state rispettate le poche norme di legge che permettono i Trattamenti Sanitari Obbligatori.

12 febbraio 2002: la D.sa Rosanna Mollo, psichiatra dell’SPDC del Sant’Anna di Como, nel
rispondere alla richiesta di chiarimenti del giudice tutelare in merito al TSO nei confronti di
Marcello RIVA, scrive:
Dal punto di vista psichico irritabile, polemico, persecutorio, assenza di consapevolezza di malattia con rifiuto delle cure.

13 e 14 febbraio 2002: nella cartella clinica del ricovero di Marcello Riva viene scritto:
13/02/02 . Ieri sera il paziente ha fatto storie per effettuare la fiala di Serenase 2 mg.
14/02/02 – Stamattina, intorno alle 9:15 circa il paziente si è allontanato dal reparto (durante lʼeffettuazione del girovisite). Si segnala alla Direzione Sanitaria al Posto di Polizia, ai Carabinieri di Olgiate, allʼASS2 del Comune di Olgiate, ai familiari.
14/02/02 – Inviata comunicazione dellʼaccaduto anche al Sindaco del Comune di Olgiate
14/02/02 – * NOTA DI PRECISAZIONE: il p.te è è stato visto allontanarsi da unʼausiliaria (Sig.ra Valerioti) da un vasistas posto in fondo al reparto. Lʼausiliaria ha dato lʼallarme e tutto il personale si è precipitato fuori tentando di raggiungerlo ma senza esito *
18/02/02 – Non sono a tuttʼoggi pervenute notizie del Sig. Riva Marcello; pertanto si invia al Sindaco di Olgiate Comasco la richiesta di interruzione del TSO.
(*N.d.r. Tutto il personale si era precipitato fuori con un attimo di ritardo: Marcello con le sue pantofole in mano era appena sfrecciato come il vento davanti all’ingresso dell’SPDC.)

14 febbraio 2002: la D.sa Rosanna Mollo invia la segnalazione urgente sull’allontanamento
(l’evasione) di Marcello Riva:
SantʼAnna – Dipartimento di Salute Mentale

Como, 14 febbraio 2002
Prot. n° 28/02
Alla cortese attenzione del
Direttore Sanitario Az. Os. SantʼAnna di Como Dr. Riva Roberto

Al Posto Fisso di Polizia dellʼAzienda Ospedaliera SantʼAnna – Como e p. c.
al Dr. Claudio Cetti
Primario S.P.D.C. Azienda Ospedaliera SantʼAnna
al Dr. Antonino Mastroemi
Primario Uop Como II Az. Os. SantʼAnna
Si segnala che in data odierna alle ore 9,15 circa il Sig. Riva Marcello nato a Como il …, residente a Olgiate Comasco in …, degente dal 12-02-02 presso il Servizio di Diagnosi e Cura di questo Ospedale in regime di Trattamento Sanitario Obbligatorio, si è allontanato dal reparto. Il p.te era vestito con maglioncino blu e pantaloni blu. Eʼ alto circa un metro e ottanta centimetri, corporatura esile, capelli scuri e folta barba. Del fatto sono stati prontamente avvisati la Direzione Sanitaria, il Posto di Polizia di questo ospedale, il primario Dr. Antonino Mastroemi, i carabinieri della caserma di Olgiate Comasco e il Servizio di Vigilanza di questo Ospedale. Si avvisano anche i familiari.
Rimanendo a disposizione per ogni eventuale chiarimento porgo distinti saluti
Dr.ssa Rosanna Mollo

14 febbraio 2002: la D.sa Rosanna Mollo invia un fax al Sindaco di Olgiate Comasco
sull’allontanamento (l’evasione) di Marcello Riva:
Azienda Ospedaliera Ospedale SantʼAnna
Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura
Fax
Data 14/02/02
Alla cortese attenzione del Sindaco del Comune di Olgiate Comasco Prof. Maria Rita Livio Oggetto: Comunicazione Riservata

Con la presente si segnala che in data odierna alle ore 9,15 circa il Sig. Riva Marcello nato a Como il …, residente a Olgiate Comasco in …, degente presso il Servizio di Diagnosi e Cura di questo Ospedale dal 12-02-02 in regime di Trattamento Sanitario Obbligatorio, si è allontanato questa mattina dal reparto, eludendo la sorveglianza. Dellʼaccaduto sono state subito informate le Autorità competenti per le ricerche del caso.
Distinti saluti
Dr.ssa Mollo Rosanna

18 febbraio 2002: il Direttore del DSM, Dr. Antonino Mastroemi, comunica al Sindaco di Olgiate
Comasco l’interruzione del Trattamento Sanitario Obbligatorio di Marcello Riva:
Regione Lombardia – Azienda Ospedaliera Ospedale SantʼAnna Dipartimento di Salute Mentale
Unità Operativa di Psichiatria – Como 2
Direttore Antonino Mastroemi

Al Sig. Sindaco del Comune di Olgiate Comasco
Como, 18 febbraio 02
Prot. 33/02

Oggetto: richiesta di interruzione del Trattamento Sanitario Obbligatorio del Sig. Riva Marcello per allontanamento del medesimo
In coincidenza con la necessità di procedere alla revoca o alternativamente al proseguimento del T.S.O. in oggetto, si precisa quanto segue: il Sig. Riva Marcello nato a Como il …, residente a Olgiate Comasco in …, è stato ricoverato presso il Servizio di Diagnosi e Cura dellʼOspedale SantʼAnna in regime di T.S.O. in data 12.2.2002, con ordinanza del Sindaco di Olgiate Comasco (prot. 2351); in data 14.2.2002 si è allontanato dal reparto eludendo la sorveglianza del personale, come tempestivamente comunicato dalla dott.ssa Mollo.

A tutt’oggi non sono pervenute ulteriori notizie del Sig. Riva, nonostante le ricerche effettuate dalle autorità competenti prontamente allertate. Si conferma pertanto la richiesta di interruzione del trattamento sanitario obbligatorio in corso, in attesa di rivalutazione diagnostica.
Distinti saluti

Il Direttore
Dott. Antonino Mastroemi

25 febbraio 2002: il Direttore del DSM, Dr. Antonino Mastroemi comunica al Sindaco di Olgiate Comasco e al Giudice Tutelare di Como come non sia più necessario sottoporre Marcello Riva a TSO:
Regione Lombardia – Azienda Ospedaliera Ospedale SantʼAnna Dipartimento di Salute Mentale
Unità Operativa di Psichiatria – Como 2
Direttore Antonino Mastroemi

Al Sig. Sindaco del Comune di Olgiate Comasco
Al Giudice Tutelare
Presso il Tribunale di Como Como, 25 febbraio 02
Prot. 33/02

Oggetto: comunicazione relativa al Sig. Riva Marcello, nato a Como il …, residente a Olgiate Comasco in …
Facendo seguito alle precedenti segnalazioni inerenti il ricovero in regime di Trattamento Sanitario Obbligatorio del Sig. Riva ed alla interruzione dello stesso per allontanamento del paziente che aveva eluso la sorveglianza del personale, si comunica quanto segue.
Il Sig. Riva si è presentato spontaneamente presso il Servizio di Diagnosi e cura dellʼOspedale SantʼAnna in data odierna; la valutazione clinica effettuata in tale occasione non ha evidenziato nellʼattualità disturbi psicopatologici che rendano necessario proporre nuovamente un trattamento in regime di ricovero.
Distinti saluti
Il Direttore
Dott. Antonino Mastroemi

EPILOGO 8

Da quel lontano 25 febbraio 2002, Marcello è rimasto ‘eternamente’ grato a Roma e al Telefono Viola di Milano. Ancora oggi pensa con commozione a tutti coloro che non hanno avuto la fortuna di riuscire a squarciare la soffocante rete psichiatrica che li opprime.
A noi, invece, quella grande fuga dal Sant’Anna del 14 febbraio del 2002 fa venire in mente il coraggio di alcuni che hanno amato sopra ogni cosa la loro libertà, come Giacomo Casanova, Frank Morris, Max Leitner e Henri Charrière (Papillon), tutti autori di celebri evasioni.

Soprattutto, però, ci piace pensare che in merito a questa evasione di San Valentino, messa in atto da Marcello (Marcellon), affetto da ‘sindrome paranoide’ per la psichiatria comasca, non sia fuori luogo citare l’aforisma di Stanislaw Jerzy Lec:

“Più di un boomerang non torna: sceglie la libertà.”


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